28 marzo 2008

Banca Territoriale e Responsabilità Sociale D'Impresa

Introduzione al Report - Marketing & Finanza - Marzo 2008

Il settore bancario sta vivendo una particolare fase della propria evoluzione caratterizzata da numerose operazioni di aggregazione a livello nazionale ed internazionale. Le principali ragioni alla base di questo processo di concentrazione risiedono nella ricerca di una maggiore efficienza, nella volontà di penetrare nuovi mercati geografici (e/o difendere quelli in cui già si opera) e in generale di migliorare la propria posizione competitiva e creare valore. La recente fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI oppure la crescita di UniCredit in Italia ed in Europa, con l’acquisizione di Capitalia e del gruppo tedesco HVB, sono due esempi di questa evoluzione. A livello nazionale, inoltre, si assiste all’aggregazione di alcune importanti banche popolari quali Banche Popolari Unite - Banca Lombarda e Piemontese che hanno dato vita al gruppo UBI Banca oppure Banco Popolare di Verona e Novara - Banca Popolare Italiana con il nuovo Banco Popolare. Non mancano inoltre casi di banche italiane acquisite da operatori esteri come BNL, ora parte del gruppo francese BNP Paribas.
Nei prossimi anni, infine, si prevedono operazioni di M&A a livello intercontinentale.
Sicuramente tale processo di consolidamento rafforza il nostro sistema finanziario in un mercato
che diventa, anche per le banche, sempre più “globale” e competitivo.
Il fenomeno descritto, tuttavia, ha comportato l’uscita dal mercato di storiche banche “locali” o la
loro sopravvivenza solo come “marchi” all’interno di gruppi bancari di media-grande dimensione.
Alla luce di questa evoluzione del settore è opportuno allora domandarsi se ci sia ancora spazio,
nel mercato, per le banche locali rimaste ancora indipendenti.
La banca locale non si caratterizza evidentemente solo per le limitate dimensioni e per le relative
inefficienze (es. alto cost/income).
La banca locale, o meglio “territoriale”, si differenzia soprattutto per la capacità di sostenere il territorio,riconoscendone le vocazioni e i bisogni peculiari e valorizzandone “l’identità” economica e socio-culturale attraverso diverse attività, quali: la creazione di posti di lavoro, il sostegno allo sviluppo socio-economico, iniziative di solidarietà, sponsorizzazioni di attività di interesse locale
(sportive, socio-culturali, ecc.), contributi a fondazioni, finanziamenti per la valorizzazione del
patrimonio immobiliare, il sostegno a progetti umanitari, ecc.
La volontà di rispondere a una platea più ampia di soggetti e rappresentanti della comunità di riferimento (i cosiddetti stakeholders: dipendenti, clienti, fornitori, istituzioni, collettività, ecc.) è parte integrante della mission di questa tipologia di banche e ne caratterizza il modello di business.
Le banche territoriali assolvono, quindi, ad un compito fondamentale per lo sviluppo del territorio, dimostrando come, nel rispetto dei vincoli di equilibrio economico e di sana e prudente gestione, Responsabilità Sociale e Business possono essere scelte strategiche non necessariamente contrapposte e inconciliabili.

Sergio Spaccavento
Direttore Editoriale
sspaccavento@aifin.org